Archivi categoria: Fantasia

La fantasia è qualcosa da prendere molto sul serio

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Dal lettino dello psicoanalista le parole si alzano al cielo, confondendosi tra di loro, in alcuni casi ripetendosi, altre volte sorprendendosi. Un analizzante, quando si corica le prime volte sul lettino, scopre in fretta che le sue parole dicono molto di più di quello che pensava di sapere, superando la conoscenza stessa delle cose. Dietro di lui, seduto alle sue spalle, l’analista in silenzio ascolta e attraverso i suoi interventi, le sue interpretazioni, permette a quel racconto di procedere, di reiniventarsi di continuo. In analisi non c’è differenza tra fantasia e realtà, esiste solo la parola dell’analizzante. Continua a leggere

Le regole creative del lavoro educativo

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L’obiettivo del lavoro educativo deve essere quello di favorire la possibilità e la volontà di compiere delle scelte in piena autonomia, dando spazi per mostrare e affermare se stessi e le proprie idee. Creare delle situazioni in cui sia possibile esercitare la propria individualità è l’impegno che deve prendersi quotidianamente l’educatore, spingendo la persona a prendersi lo spazio di espressione che di diritto gli spetta.

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Egoismo di gruppo

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A fine agosto 2016 ho scoperto dell’esistenza de La Salamandra CPI, una protezione civile nata in seguito al terremoto de L’Aquila nel 2009, che si è attivata poi per altri successivi diversi eventi catastrofici tra cui, più recentemente, il sisma in Emilia del 2012 e quello del 24 agosto scorso di Amatrice.

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L’ottovolante

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Inizia ora Pratica, curata da Edoardo Faletti e con i contributi di Luca Bugnone, Alberto Rossetti e Daniela Gariglio. Pratica intende riflettere a proposito di una fantasia come strategia di lotta, individuale e collettiva, che possa essere strumento di resistenza ai mali personali, alle derive autoritarie e agli sdoganamenti fascisti. La puntata zero di questa stagione offrirà al lettore alcuni spunti sul concetto chiave di resilienza.

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Costruzione del presente e del possibile

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Vogliamo qui pensare alla fantasia come capacità di immaginare una realtà, in particolare per creare un futuro. Prima di addentrarci a parlare di futuro, però, una premessa è necessaria: la fantasia, intesa come la creazione di una realtà immaginaria nel senso di non realmente percepita, non riguarda solo il futuro o l’ipotetico, ma la nostra concezione del presente. E non solo un presente distante da noi, ma lo stesso presente sensoriale in cui siamo immersi.

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Immaginazione e Fénéon

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“Più densa, più eloquente della vita quotidiana ma non radicalmente diversa, la letteratura amplia il nostro universo, ci stimola a immaginare altri modi di concepirlo e di organizzarlo”.

Così Tzvetan Todorov definisce la letteratura in un saggio del 2007 intitolato La letteratura in pericolo.

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Futura

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Con questo post diamo inizio alla seconda stagione delle Serie Fantasia, curata da Francesco (brundtland[@]storyfilters[dot]it). Questo ciclo di pubblicazioni ha come titolo Futura: una fantasia per il futuro – “E poi, non trascuriamo il valore educativo dell’utopia. Se non sperassimo, a dispetto di tutto, in un mondo migliore, chi ce lo farebbe fare di andare dal dentista?”( Rodari, Gianni, Grammatica della fantasia). 

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L’aula cinese

— Non ho l’ispirazione — dice Pietro.
L’aria, in un’aula di prima scientifico, alla quinta ora, in una giornata di novembre, è carica. Dentro ci stanno: odore di ormoni e di gomme da masticare, cigolii di sedie, magnetismi adolescenziali percepibili dall’adulto – ma non più decifrabili -, luci al neon e una sospetta vaporizzazione di sostanze soporifere che provocano sbadigli a ripetizione.
— Te la devi far venire, questa ispirazione, che qui o facciamo notte o consegni questo tema in bianco — gli risponde Francesca. Continua a leggere

Il demiurgo

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“Posso solo indicarti la porta, ma sei tu che devi attraversarla”

Le parole dell’Oracolo a Neo sono le parole che ogni Dungeon Master dovrebbe dare ad ogni giocatore di ruolo, appena prima di aggiungere “Quindi cosa fate?”.
Se non avete mai giocato ad un gioco di ruolo, pensate al Dungeon Master come il Bardo delle vecchie storie: la sua mente è piena di mondi non ancora nati, mondi che a volte differiscono dal nostro solo per qualche piccolo particolare, mondi che sono esistiti un tempo o che non esisteranno mai. Mondi, in generale, che hanno una storia da raccontare.

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